La Salita

(Continuo a litigare con google, però ora probabilmente ho capito. Per ora beccateveli così schifosi, poi li stotituisco. Credo che sia una questione legata al fatto che sopra un certo bitrate ci pensa lui a comprimerli, e lo fa di merda.)

Danubio in bici: dalla sorgente (Donaueschingen, foresta nera, Germania) alla Republica Slovacca. Millecentoequalcosa chilometri. Con tanto di tende, vettovaglie (fornello, pentolame, gavette..), ciarpame vario.. mica un viaggio da radical chic stile "bicicletta, carta di credito, ristoranti e ostelli della gioventù". Insomma, alla fine queste bici erano cariche come muli e pesavano una madonna!

A metà del tratto austriaco del viaggio, il Danubio si infila in una spece di Canyon, niente più strada a lato degli argini. Ai ciclisti viene indicato di imbarcarsi su un traghetto per essere trasportati qualche centinaia di metri più avanti dove ricomincia la strada.. col cazzo! Noi non ci imbarchiamo: 1 - perchè costa due euro erotti a testa; 2 - perchè se raccontiamo di avere fatto un tratto in traghetto, subito i nostri amici diffidenti ci accuseranno di aver percorso quantomeno metà del viaggio su una comoda imbarcazione. Quindi decidiamo di prendere un sentiero che si inerpica su per le pareti del su detto Canyon.
Pendenza del sentiero, più fondo sabbioso, più bici pesanti.. il risultato è che nonostante gli sforzi di spingere verso l'alto le ruote non fanno "grip" ma scivolano e la bici tendono a scendere come uno slittino.




Come avete notato alla fine del video precedente, Einstein pensa bene di lasciare la bici appoggiata sul margine del sentiero e di tornare indietro a raccogliere gli oggetti caduti dal portapacchi. Alziamo gli occhi e vediamo la bici venire verso di noi "a rimbalzi". Purtroppo la scena non è ripresa perchè anche io ero sulla traiettoria. Riprendiamo da qui..



Poi anche io faccio un po' di numeri..



Gli ultimi stenti